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L'Informatore Agrario

Anno: 2007 - Numero: 36 - Supplemento Proteine vegetali

TECNICA

Un progetto per rilanciare le proteine vegetali

Programma di ricerca, finanziato dal Mipaaf, finalizzato all' incremento della produzione di proteine vegetali per l' alimentazione zootecnica e al miglioramento della sostenibilità dei sistemi foraggero-zootecnici

L'Informatore Agrario, n. 36 - Supplemento Proteine vegetali/2007 del 28-9-2007, pag. 4

TECNICA

Prospettive in zootecnia per le leguminose da granella

Partendo da un esame della situazione attuale delle leguminose da granella in Europa, vengono delineati il potenziale di sviluppo e gli ostacoli prevedibili per la diffusione di queste colture a supporto dell' alimentazione zootecnica nel nostro continente. BIBLIOGRAFIA

L'Informatore Agrario, n. 36 - Supplemento Proteine vegetali/2007 del 28-9-2007, pag. 7

TECNICA

Leguminose proteiche più competitive se biologiche

Sul fronte del reddito le colture proteiche difficilmente possono competere con il grano duro, eccetto nel caso delle coltivazioni biologiche. Tuttavia il loro ruolo è fondamentale nelle rotazioni e per le filiere zootecniche ogm free: è necessario investire in ricerca e innovazione per selezionare varietà più performanti

L'Informatore Agrario, n. 36 - Supplemento Proteine vegetali/2007 del 28-9-2007, pag. 10

TECNICA

L' autonomia proteica nell' azienda zootecnica

Le leguminose da granella inserite nella rotazione migliorano la fertilità del suolo e nelle aziende zootecniche consentono di conseguire un certo grado di autoaprovvigionamento proteico variabile a seconda dell' indirizzo produttivo dell' allevamento. BIBLIOGRAFIA

L'Informatore Agrario, n. 36 - Supplemento Proteine vegetali/2007 del 28-9-2007, pag. 13

TECNICA

Tanti vantaggi per l' azienda grazie alle colture proteiche

Le colture proteiche inserite nei sistemi intensivi in semina autunnale aumentano la qualità del foraggio, poiché più ricco in proteina vegetale, e grazie alle loro capacità azoto-fissatrici riducono l' apporto di concimi azotati nei sistemi cerealicoli. BIBLIOGRAFIA

L'Informatore Agrario, n. 36 - Supplemento Proteine vegetali/2007 del 28-9-2007, pag. 16

TECNICA

Varietà e risorse genetiche di leguminose da granella

Recenti varietà di pisello hanno evidenziato ottima produttività e ampio adattamento agli ambienti italiani. Il lupino bianco mostra buoni margini di incremento produttivo con la selezione di nuove varietà. Il favino può avere un interesse nell' areale mediterraneo. BIBLIOGRAFIA

L'Informatore Agrario, n. 36 - Supplemento Proteine vegetali/2007 del 28-9-2007, pag. 19

TECNICA

Pisello, fava e lupino nella dieta di animali da reddito

Il problema dei prodotti di importazione a rischio di contaminazione ogm ha creato una difficoltà di reperimento di soia, principale fonte proteica dopo l' eliminazione delle farine animali, da parte degli allevatori. Lupino, pisello proteico e fava possono essere inseriti nelle razioni senza compromettere la produzione di carne. BIBLIOGRAFIA

L'Informatore Agrario, n. 36 - Supplemento Proteine vegetali/2007 del 28-9-2007, pag. 25

TECNICA

Più proteina nell' erba medica con il miglioramento genetico

Modificando la morfologia dello stelo e separando i due processi, produzione di biomassa e sviluppo, si può aumentare il rapporto foglie/steli e ridurre la velocità dei processi di senescenza. Si ottengono così varietà di erba medica capaci di una produzione proteica superiore. BIBLIOGRAFIA

L'Informatore Agrario, n. 36 - Supplemento Proteine vegetali/2007 del 28-9-2007, pag. 28

TECNICA

Le vie per migliorare il tenore proteico della medica

La proteina di erba medica è di elevata qualità, ma non sempre facilmente assimilabile: l' aggiunta di tannini condensati al foraggio forma complessi con le proteine e le protegge dalla degradazione, mentre per ridurre le perdite proteiche post-raccolta si possono inibire gli enzimi proteolitici. BIBLIOGRAFIA

L'Informatore Agrario, n. 36 - Supplemento Proteine vegetali/2007 del 28-9-2007, pag. 31

TECNICA

L' insilamento delle leguminose da granella

Con l' insilamento si valorizza la produzione proteica dell' intera pianta e, con l' anticipo della raccolta, si consente un avvicendamento più stretto con le altre colture. Di contro vi è la difficoltà di ottenere insilati a prevalente fermentazione lattica a cui si può ovviare aumentando la sostanza secca dell' erba e/o inoculando batteri omolattici. BIBLIOGRAFIA

L'Informatore Agrario, n. 36 - Supplemento Proteine vegetali/2007 del 28-9-2007, pag. 34

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